“I fratelli Baczinski aspettavano la morte ogni giorno, seduti sul divano del salotto dalle 17 alle 20. Si sedevano e aspettavano, certi che niente sarebbe successo fuori orario…”. Lara Fremder (autrice di soggetto e sceneggiatura, firma la regia insieme a Pippo del Bono e Giuseppe Baresi).
Il soggiorno, dove si svolge l’azione principale, doveva mantenere un’atmosfera sospesa che riflettesse la situazione paradossale del rituale ripetuto quotidianamente. Uno spazio che, con un gioco di forme e colori particolari, enfatizzasse l’atmosfera immobile e rarefatta dell’azione. Gli spazi della normale quotidianità dovevano testimoniare il risultato di azioni ripetute, spesso in modo ossessivo, mostrando l’accumularsi nel tempo, di oggetti d’uso quotidiano, raggruppati senza logica apparente. Una stratificazione di oggetti che, nel loro accostarsi, perdevano la valenza iniziale, trasformandosi in cimeli dal sapore paradossale.
Il cortometraggio ha vinto il primo premio al Festival di Clermont-Ferrand.
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